Alle 16 passa il taxi x l' aeroporto e la mattinata la passiamo sul mare. Il grigio perenne e la pioggierellina non aiuta, anzi sottolinea il lunedì dei peruviani.
Comunque a pranzo prendo una bella zuppa di mare e la Stefania riso con frutti di mare.
Alle 16 passa il taxi x l' aeroporto e la mattinata la passiamo sul mare. Il grigio perenne e la pioggierellina non aiuta, anzi sottolinea il lunedì dei peruviani.
Comunque a pranzo prendo una bella zuppa di mare e la Stefania riso con frutti di mare.
Nel pomeriggio un bel convento dove la beatificazione di un frate perché ha miracolosamente (!!!!) guarito una vecchina da costipazione intestinale ci fa alquanto sorridere, ma ci guardano pure male!!!
Caffettino e poi doccia.
Su un microbus sgangherato sfidiamo altri minibus sgangherati che fanno la medesima corsa a chi raccatta + passeggeri. In questo modo divertente quanto pericoloso raggiungiamo il centro di Lima.
Le tappe turistiche comprendono conventi e piccoli musei, ma il piatto forte e' il cambio della guardia al palazzo presidenziale.
Quasi un' ora di fanfare e un misto tra balletto e parata militare: in pratica uno spettacolo turistico gratis che si ripete ogni giorno alle 12!!!!
Per il pranzo il pesce la fa da padrone ;-)
Lasciamo Cuzco per Lima su un 737 vecchiotto e in ritardo, un po' come tutto in Perù.
Lima ci attende in perenne nebbia in inverno che, anche se si alza, rimane comunque una giornata uggiosa.
Girelliamo senza meta, un tamales e un succo di lucuma con latte, mentre il pomeriggio passa pigro anche per i peruviani.
Allora tutti i vari santi delle varie parrocchie (circa 14) stanno tutto l'anno da bravi nella cattedrale, poi per questa festa ogni parrocchia si carica letteralmente in spalla il proprio santo e si sparpagliano per la città.
Ogni santo va a trovare la propria parrocchia e penso anche le vicine, con giubilo dei fedeli.
Il traffico chiaramente impazzisce, tra fanfare, orde di fedeli che cantano e pregano e se non bastasse, gruppi di ballo sfilano per la città con banda annessa, mescolando sacro e profano.
Siamo a cena e ancora sono a giro per la città, la diaspora durerà circa due settimane e poi tutti rientreranno nella cattedrale, cosi dicono :-)
Purtroppo e' Macchu Picchu.
Troppo turistico il contorno, finto, nato apposta per i turisti.
D'altra parte e' semplicemente meraviglioso quanto indescrivibile, e' dove si trova che fa la differenza, in cima ad una montagna e circondato da nuvole!!"
Questa fortezza dal nome assurdo rimane aggrappata alla montagna e la scalata regala una vista senza fiato sulla valle sacra.
Non terminata per l'arrivo degli spagnoli permette di capire come venivano posizionati i blocchi di pietra.
Un fiumiciattolo che sgorga dalla montagna si ritrova con l'acqua salata, il sole non manca quindi ci fanno una salina!!!!
Pazzesca!!!!
Dice fosse un sito di studio per l'agricoltura in funzione di temperatura e umidità.
Cmq sia bello.
Nel biglietto totale turistico rientra anche una piccola rappresentazione di balli tipici.
PR fortuna dura poco ;-)
Ci appostiamo nella piazza principale con largo anticipo e riesco a prendere una sedia.
Delle tre cerimonie scegliamo la centrale, più lunga e facile da assistere.
La cerimonia tutta in quechua si segue solo grazie agli appunti e a due signore con cui attacchiamo discorso. Cm un rituale per il dio Sole con danze, costumi e nelle scenografie, ... ci mancavano gli sbandieratori ;-)
Con la scusa di sfilare ogni gruppo di persone (commercianti, scuole, associazioni, ecc..) si maschera o si riveste e canta e balla.
Il bello è che sono sempre gli stessi a girare per le strade e continuano senza sosta!!!
A parte il fiatone ( non le potevano fare tutte in piano!!!) sono veramente impressionanti.
Ancora non hanno capito come hanno fatto a spostare e incastrare cosi bene blocchi enormi di pietra senza conoscere la ruota.
Ci fermiamo per il pranzo nella cittadina di Pisac, per me troppo turistica: solo bancarelle e ristoranti.
Dopo aver camminato attraverso la porta del serpente e superato il tunnel del puma, ho toccato con mano il tempio del sole e fiiiiiiiii
Subito beccato!!!! Non si po' toccare niente!!!!
Vabbe' cmq ci sono volute quasi 3 ore, tra annaspare con le salite e fermarsi per le foto...
Lasciamo La Paz e sorvolando il lago Titicaca raggiungiamo in poco tempo Cuzco.
Bellissime le mura inca con le pietre incastrate perfettamente alla tetris!!!
La domenica porta tutti fuori a giocare e mangiare (specialmente quello!!!)
Purtroppo l'altitudine s fa sentire e far 2 passi si fatica.
Tappa obbligatoria per Cuzco.
Lasciamo Sucre a malincuore, troppo bella e piena di vita.
L'aereo c permette in circa un'ora di raggiungere La Paz e aver il pomeriggio libero per i regali.
Ceniamo in un caffè normalmente frequentato da universitari, ma la sera risulta un po' smorto.
Domani altro aereo La Paz - Cuczo.
Nel pomeriggio camminata al mirador sulla città e visita ad un convento francescano.
Niente di che, quindi per riprendersi dal pranzo osceno, veniamo in un discreto ristorante :-)
Dopocena sfilata delle varie facoltà di Sucre che suonano e ballano per la citta!!!
Con un splendida giornata girelliamo tra i vari musei, interessante quello su l'indipendenza Boliviana.
Piccolo spuntino con ottime empanadas.
Molto bello un piccolo museo su le maschere per le danze rituali.
A pranzo andiamo in un vegetariano, reduci da una cena con pizza + che accettabile, e i cereali che ci portano erano immangiabili, neanche al cane!
Oggi tutti i musei chiusi per festa nazionale quindi oggi gireliamo per la città, cmq tutti i negozi chiusi e' una tristezza!!
Ci tiriamo su con i fantastici succhi di frutti tropicali :-)
Una nota sull'hotel che ci hanno riservato. La stanza e' letteralmente enorme con salotto, ingresso, camera per le valige, camera da letto e bagno con iacuzzi e doccia per circa 600 bol al giorno.
Per noi sono circa 62 euro al giorno, praticamente niente, per loro con stipendi che variano da 1000 a 2000 sol al mese...
Seconda città della Bolivia e la più ricca. Per questo e per la concorrenza serrata, qui costa tutto meno.
Cena in una churrasqueria (solo carne) con porzioni per camionisti affamati :-)
Aspettando il trasferimento per Sucre, visitiamo il museo della moneta, la nostra zecca.
L' unica cosa bella e' cmq l'edificio.
